“Misure insufficienti”: la critica del CEO di Stellantis preoccupa tutti

Nelle ultime ore Antonio Filosa, CEO di Stellantis, ha rilasciato alcune dichiarazioni molto forti in merito a un preoccupante aspetto riguardante l’intero settore dell’automotive. A chi sono state mosse delle critiche specifiche? Tutti i dettagli.

Era il gennaio 2014 quando Stellantis nacque dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Groupe PSA. Un grande gruppo automobilistico che oggi conta ben 14 marchi storici al suo interno, ognuno con una propria identità. L’idea di Stellantis è nata con l’obiettivo di perseguire una strategia comune verso la sfida riguardante la transizione elettrica e per innovare i vari marchi.

Nonostante un 2025 contraddistinto da alti e bassi – un primo semestre molto negativo per vendite e utili e ottimi segnali di ripresa dall’estate in poi – Stellantis rappresenta uno dei gruppi automobilistici più importanti al mondo. Attualmente è leader sul mercato europeo per quanto concerne la produzione e la vendita dei veicoli ibridi ed elettrici commerciali.

A giugno 2025 come CEO del gruppo si è insediato il manager italiano Antonio Filosa al posto del dimissionario Carlos Tavares. Gli obiettivi di Antonio Filosa sono quelli di far restare il gruppo automobilistico molto competitivo su tutti i mercati a livello globale, cercando di battere la concorrenza della Cina e rilanciando tutti i marchi che hanno avuto periodi negativi di recente. La sua attenzione si pone anche verso il rilancio dell’automotive nel nostro Paese.

In una recente intervista, però, Antonio Filosa è apparso molto scettico sulle misure che sta mettendo in campo l’UE per il rilancio dell’intero settore. Ecco che cosa ha affermato.

Stellantis, Antonio Filosa durissimo verso l’UE: le parole che lasciano il segno

Antonio Filosa ha espresso le sue considerazioni in una intervista rilasciata al Financial Times. Stando al parere del CEO di Stellantis “il pacchetto auto della Commissione UE non è sufficiente, perché mancano misure urgenti necessarie per rilanciare il settore automobilistico e una chiara tabella di marcia per la crescita“.

Il CEO di Stellantis ha continuato con questi termini: “Senza investimenti aggiuntivi è difficile costruire una catena di approvvigionamento resiliente che è vitale per i posti di lavoro, la prosperità e la sicurezza europea. Non ci sono misure di sostegno immediate sufficienti a favorire la transizione elettrica dei furgoni e dei veicoli commerciali“.

Nonostante Bruxelles starebbe per rivedere le sue politiche riguardanti il netto divieto sui motori a benzina previsto per il 2035, per Filosa mancherebbe la chiarezza necessaria per affrontare il futuro senza rischi: “L’Europa ha adottato misure che hanno un costo che potrebbe non essere alla portata di molte case automobilistiche“.