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La storia della Fiat Punto rappresenta un capitolo fondamentale nell’evoluzione dell’automobilismo italiano e del segmento delle utilitarie, segnando un successo commerciale e culturale di rilievo per il marchio Fiat. Prodotta dal 1993 al 2018, la Punto ha attraversato tre generazioni, incarnando innovazione stilistica, tecnologica e una forte identità Made in Italy.
La prima generazione: l’ingresso nel segmento delle utilitarie
La prima serie della Fiat Punto, conosciuta come progetto 176, venne presentata al pubblico nel 1993 al Salone dell’Auto di Francoforte. Disegnata dal celebre Giorgetto Giugiaro, la vettura si proponeva come erede della Fiat Uno, un modello che aveva dominato il segmento B per un decennio. La Punto si distinse fin da subito per un design pulito e armonico, con elementi distintivi come i fari posteriori verticali di grandi dimensioni e un’ampia abitabilità interna per la sua categoria.
L’accoglienza fu entusiastica, confermata dal premio Auto dell’Anno 1995 e da un successo commerciale che portò alla vendita di un milione e mezzo di esemplari in meno di due anni. La produzione inizialmente avvenne nello stabilimento di Melfi, inaugurato proprio per il lancio della Punto, con tecnologie avanzate che segnarono un nuovo standard per la fabbrica integrata Fiat.
La gamma motori fu ampia e variegata, spaziando dal 1.1 Fire da 54 CV al performante 1.4 Turbo della versione sportiva Punto GT, fino alla variante turbodiesel 1.7 da 70 CV. Nel corso degli anni, la Punto si arricchì di numerose varianti e aggiornamenti, tra cui versioni cabrio realizzate da Bertone e innovative configurazioni come la versione HSD orientata alla sicurezza e la Selecta con cambio automatico a variazione continua.
La seconda generazione: il consolidamento e l’innovazione tecnologica
Nel 1999, in occasione del centenario della Fiat, venne lanciata la seconda generazione della Punto (progetto 188), interamente sviluppata dal centro stile Fiat. Questa nuova vettura rappresentò un ulteriore salto qualitativo, segnando un passo avanti in termini di sicurezza, comfort e prestazioni. Fu la prima utilitaria al mondo a ottenere 4 stelle Euro NCAP, grazie a un equipaggiamento di sicurezza avanzato che includeva ABS, ESP e cruise control, elementi all’epoca innovativi nel segmento.
Il design si fece più moderno e aggressivo, con una gamma articolata di 23 versioni e motorizzazioni che spaziavano dal benzina 1.2 a 8 e 16 valvole fino al potente 1.8 da 130 CV, oltre a propulsori diesel rivoluzionari per la categoria, come il 1.3 Multijet Common Rail. Il modello si contraddistinse anche per l’introduzione di tecnologie sofisticate quali il cambio elettronico Speedgear e il servosterzo elettrico Dualdrive con modalità City, pensata per facilitare le manovre in città.
Tra il 2003 e il 2007 la Punto ricevette importanti aggiornamenti estetici e meccanici, mentre la versione denominata Punto Classic mantenne la produzione fino al 2011, affiancata dalla nascente terza generazione.
La terza generazione: la “Grande Punto” e l’espansione globale
La terza generazione della Fiat Punto (progetto 199) fu presentata nel 2005 sotto il nome di Grande Punto, un modello più grande rispetto ai suoi predecessori, superando i quattro metri di lunghezza e proponendosi come vettura di riferimento nel segmento B. Disegnata ancora una volta da Italdesign Giugiaro, la Grande Punto non sostituì immediatamente la seconda serie, ma la affiancò sul mercato, dando vita a una famiglia di modelli che includeva la Punto Evo nel 2009 e la Punto 2012, ultimo aggiornamento prima della conclusione della produzione nel 2018.
Questa generazione segnò simbolicamente il risorgimento di Fiat in un momento di difficoltà per l’azienda. I costi di sviluppo furono condivisi con General Motors, che utilizzò la stessa piattaforma per modelli destinati al mercato europeo. La Grande Punto venne affiancata da varianti sportive a marchio Abarth e da un modello da competizione rally, la S2000.
Un elemento strategico di questa fase fu la Punto 310, versione low cost destinata ai mercati emergenti come Brasile e India. Prodotta con materiali più economici e una diversa piattaforma tecnica basata sulla seconda generazione, la Punto 310 mantenne lo stile originale di Giugiaro adattandosi alle esigenze e alle infrastrutture locali, con sospensioni rinforzate e assetto rialzato. In India, la Punto 310 fu alla base di una joint venture con Tata Motors, che sviluppò modelli come Indica Vista e Indigo Manza condividendo organi meccanici e motorizzazioni.
Nel 2014 la gamma indiana venne aggiornata con la Punto Evo e la Fiat Avventura, mentre nel 2016 fu introdotta la Punto Pure, che richiamava le linee tradizionali della Grande Punto con interni derivati dalla Fiat Linea.
Un successo senza tempo nel panorama automobilistico italiano
Prodotta in oltre 9 milioni di esemplari fino al 2018, la Fiat Punto ha rappresentato per 25 anni un punto di riferimento nel segmento B, spesso surclassando concorrenti di prestigio e incarnando l’essenza del Made in Italy automobilistico. Come sottolinea Roberto Giolito, Head of Stellantis Heritage, il successo della Punto è frutto di una “scommessa vinta” e di un’intuizione stilistica che ha saputo interpretare le esigenze di generazioni di automobilisti.
La Fiat Punto ha saputo coniugare stile, tecnologia, sicurezza e comfort a un prezzo accessibile, fissando nuovi parametri nel suo segmento e contribuendo in modo significativo alla storia e all’identità di Fiat, uno dei pilastri dell’industria automobilistica italiana fin dal 1899. Oggi, sebbene la produzione della Punto si sia conclusa, il suo spirito vive nell’erede naturale rappresentato dalla Fiat Grande Panda, che continua la tradizione di vetture compatte, funzionali e dallo stile inconfondibile.
