Certi componenti, sostituiti durante la manutenzione ordinaria o dopo incidenti, non possono essere semplicemente gettati nella spazzatura.
Con la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale e l’adeguamento alle normative vigenti, è fondamentale conoscere le corrette modalità di smaltimento di paraurti, pneumatici e fari usati. Questi componenti, spesso sostituiti durante la manutenzione ordinaria o dopo piccoli incidenti, non possono essere semplicemente gettati nella spazzatura o abbandonati in cantina senza incorrere in sanzioni legali e rischi per l’ambiente.
Smaltimento responsabile di paraurti, pneumatici e fari: cosa dice la legge
Quando si parla di rifiuti derivanti da parti di automobili, come paraurti in plastica, fari e pneumatici, è importante ricordare che rientrano in una categoria di rifiuti speciali soggetti a regolamentazioni precise. La normativa italiana, in linea con le direttive europee, impone procedure di raccolta e riciclo specifiche per questi materiali, spesso considerati pericolosi o difficili da trattare.

Non possono essere semplicemente gettati nell’immondizia (www.tuttomaggiolino.it)
Il primo passo consigliato è sempre affidarsi a professionisti: molte officine meccaniche e concessionari autorizzati offrono servizi completi che includono il ritiro e lo smaltimento a norma di legge dei pezzi usati. Non si tratta solo di una questione di comodità, ma anche di sicurezza e legalità. Ad esempio, nel caso della sostituzione degli pneumatici, i centri specializzati applicano una tariffa ambientale che copre i costi di smaltimento, assicurando che i copertoni vengano avviati a processi di riciclaggio certificati.
Inoltre, quando si acquistano ricambi nuovi presso rivenditori ufficiali, è spesso possibile consegnare i pezzi vecchi per il corretto smaltimento. Anche se non è un obbligo di legge, questa prassi è ormai uno standard di mercato e garantisce che i materiali non finiscano nei normali rifiuti urbani, evitando così pesanti sanzioni.
Per chi preferisce gestire autonomamente lo smaltimento dei vecchi componenti, una valida alternativa è rappresentata dai Punti di Raccolta Differenziata dei Rifiuti Urbani (PSZOK), presenti in molti comuni italiani. Questi centri accolgono gratuitamente i rifiuti difficili da smaltire, come pneumatici usurati, paraurti e fari non funzionanti, purché si tratti di rifiuti domestici e non industriali.
È importante sottolineare che i PSZOK sono dedicati esclusivamente ai residenti del comune di appartenenza e non accettano rifiuti provenienti da officine o attività commerciali. Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa per chi effettua personalmente la manutenzione del proprio veicolo e desidera smaltire correttamente i materiali senza incorrere in problemi legali o ambientali.
Il corretto smaltimento di vecchi paraurti, pneumatici e fari non è solo un obbligo legale, ma soprattutto una responsabilità ambientale. L’abbandono incontrollato di questi materiali può causare gravi danni all’ecosistema, dal rilascio di sostanze tossiche alla contaminazione del suolo e delle falde acquifere.
I pneumatici usati, ad esempio, se non trattati adeguatamente, possono diventare un serio rischio per incendi e proliferazione di insetti, mentre i componenti in plastica come i paraurti richiedono processi di riciclo specifici per evitare che finiscano nelle discariche tradizionali, dove impiegano decenni a degradarsi.
Dove buttare i componenti auto (www.tuttomaggiolino.it)






