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Autovelox, il trucchetto per rendere l’auto invisibile: mossa legale oppure no?

autovelox truccoAutovelox. il trucco per rendere le auto 'invisibili' (www.tuttomaggiolino.it)

Negli ultimi mesi, ha destato particolare interesse un metodo, definito da alcuni come un “trucco”, che rende le targhe quasi invisibili.

In Italia, la presenza diffusa degli autovelox continua a generare malumori tra gli automobilisti, spesso multati per pochi chilometri orari oltre i limiti consentiti. Negli ultimi mesi, ha destato particolare interesse un metodo, definito da alcuni come un “trucco”, che rende le targhe quasi invisibili ai dispositivi di rilevamento della velocità. Vediamo come funziona questa pratica e quali sono le implicazioni legali, aggiornandoci sulle ultime novità in materia.

La diffusione degli autovelox in Italia: una realtà sempre più presente

Il nostro Paese è noto per l’elevato numero di autovelox distribuiti sul territorio, soprattutto lungo strade statali e provinciali. A differenza di nazioni come Russia e Stati Uniti, dove le distanze e le condizioni di guida sono molto diverse, in Italia la densità di questi dispositivi è particolarmente alta, specie in aree turistiche dove durante la stagione estiva le multe per eccesso di velocità aumentano in modo esponenziale.

autovelox trucco

Come funziona (www.tuttomaggiolino.it)

L’obiettivo principale degli autovelox è quello di proteggere la sicurezza stradale, riducendo incidenti e salvaguardando la vita degli utenti. Tuttavia, la crescita continua delle sanzioni ha spinto molti automobilisti a cercare soluzioni alternative per evitare di incorrere in multe, anche in situazioni dove il superamento dei limiti è minimo, spesso di pochi chilometri orari.

Negli ultimi tempi, una tecnica di origine estera, conosciuta come “Ghost Plates” nel Regno Unito, ha guadagnato popolarità anche tra gli automobilisti italiani. Questo metodo consiste nell’applicazione di una pellicola speciale sulla targa del veicolo, in grado di riflettere i flash degli autovelox durante le rilevazioni notturne. In pratica, la luce emessa dal dispositivo viene respinta, rendendo la targa difficilmente leggibile o addirittura invisibile ai sensori fotografici.

Nel Regno Unito, è stato segnalato che il sistema Automatic Number Plate Recognition (ANPR) ha un’accuratezza del 94%, lasciando dunque un margine di errore del 6%. Questa percentuale è attribuibile sia a condizioni ambientali sfavorevoli sia a tecniche di occultamento delle targhe. In Italia, la pratica di sporcare o modificare le targhe per renderle illeggibili è nota da tempo, ma l’uso di pellicole riflettenti rappresenta un’evoluzione tecnologica di questa tendenza.

Tuttavia, è importante sottolineare che modificare la targa in qualsiasi modo è un reato penale secondo il Codice della Strada italiano. Le autorità hanno già fermato e multato diverse persone sorprese ad utilizzare questa tecnica, che configura una forma di falsificazione e contraffazione del documento identificativo del veicolo. Le sanzioni possono includere multe salate, ritiro della patente e sequestri del mezzo.

Di fronte a queste pratiche illegali, molti esperti consigliano di affidarsi a metodi leciti per evitare di incorrere in multe per eccesso di velocità. Le tecnologie attuali offrono numerose applicazioni per smartphone e sistemi di navigazione che segnalano la presenza di autovelox fissi e mobili in tempo reale, permettendo ai conducenti di moderare la velocità in modo consapevole.

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